Lo stemma a regola d’arte

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Avvicinarsi all’araldica è sempre affascinante, specie se lo si fa perchè si pensa di adottare uno stemma, che sia di famiglia o di altro tipo.
Oggi molte persone stanno riscoprendo l’araldica anche grazie ad internet e molte famiglie si stanno dotando di uno stemma ex novo, ma purtroppo molti fanno l’errore di realizzarlo da soli o affidarsi a grafici o comunque a non esperti della materia.
A parte che i grafici o gli araldisti non professionisti non conoscono le regole araldiche, ma potrebbero anche realizzare stemmi appartenenti ad altre famiglie; infatti potrebbero utilizzare simboli non corrispondenti a ciò che si vuole rappresentare, li potrebbero inserire in posizioni non consone ed utilizzare sia le partizioni che le pezze in modo errato. Oppure utilizzare un tipo di scudo non adatto o associare colori e smalti in modo disarmonico.
Senza parlare dell’uso improprio di corone, elmi, motti, decorazioni cavalleresche, distinzioni di dignità, contrassegni d’onore ed altri elementi esterni allo scudo, che non rappresentano la realtà; per esempio ogni titolato ha un tipo di elmo o di corona; idem per le piume sopra l’elmo; così come inserire due chiavi, due scettri o due ancore in decusse dietro lo scudo potrebbero far alludere a cariche pubbliche antiche o recenti che invece non si ricoprono; o magari inserire il tocco di un magistrato sopra lo scudo potrebbe essere inappropriato, così come inserire un cappello da Baron-Bailie o un abacot; importante anche la scelta del motto, da non confondere con il grido di guerra.
Inoltre ancora peggio alcuni prendono stemmi di famiglie omonime su internet, le modificano e ne ricavano il proprio stemma. La situazione si aggrava ulteriormente quando questo stemma magari lo si utilizza anche come stemma commerciale oltre che di famiglia, infatti le famiglie a cui si è copiato lo stemma potrebbero richiedere un risarcimento danni per violazione del copyright, specie se già loro lo utilizzano come marchio commerciale. Infatti, anche se la repubblica non riconosce la nobiltà, l’araldica è tutelata come ogni altra forma di distinzione personale e familiare (De Cupis, “I diritti della personalità“, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu e Messineo, Milano 1961, p. 169).
In soldoni farsi realizzare lo stemma da un profano è un pò come farsi progettare la casa da un grafico che non sa nulla di architettura: il risparmio economico (esiguo tra l’altro) non vale la pena, anche perchè si rischia di dover far realizzare lo stemma daccapo da un professionista.